mercoledì 23 giugno 2010

senza titolo

Mentre sto facendo le cose più normali, ad esempio lavando i piatti, come stasera, senza un motivo particolare mi viene da vomitare.
Poi mi manca il respiro e lo stomaco mi si fa piccolo.

Perché lei si sente soffocare.
Perché lei non riesce a respirare.
Perché lei non puó chiamare.

Allora vado in ospedale col cuore che pompa troppo veloce.
Cammino con le mani in tasca e collego la puzza all'umido: mi sono pisciato sotto.
La dottoressa sta ancora là. Appena mi vede si siede sulla scrivania poggiando una parte del suo culo.
Mi dice sempre la stessa cosa: sua madre è giunta cadavere.

Non riesco a respirare. Non riesco a capire.

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