mercoledì 3 dicembre 2008

Stanotte


T'ho sognata stanotte.
Eravamo seduti su di un divano cremisi ed io piangevo.
Sommessamente.
Sulla tua spalla.
La televisione gracidava piano con luci e colori intermittenti.
Tu mi accarezzavi la mano mentre trattenevo singhiozzi.
Poi mi hai abbracciato.
Il profumo della tua pelle sulle mie guance.
Il morbido dei polpastrelli ad asciugare il dolore sulle palpebre, sugli zigomi, intorno alle labbra.
Dolcemente.
Ho baciato la tua guancia.
Uno, due, tre, quattro morbidi e piccoli baci.
Mi hai lasciato fare.
Poi la fronte e poi di nuovo la guancia.
Mi tenevi la mano.
Dolcemente.
La labbra socchiuse.
Hai detto no.
Mi hai abbracciato più forte.
Il profumo della tua pelle sul collo.
Il morbido dei polpastrelli a disegnare le labbra, il naso, gli occhi.
Uno, due, tre, quattro morbidi e piccoli baci.
Mi hai baciato la guancia.
E poi la fronte.
E poi gli occhi.
Ti tenevo le mani, forte.
Ti ho lasciato fare.
Le labbra socchiuse.
La stanza sembrava girare.
Tanti piccoli e timidi baci.

T'ho accarezzato il piede e detto che non era nulla.
Ti voglio bene.

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