sabato 27 settembre 2008

Quante cose

Se fosse stato un passatempo.
Se fossero state gocce di noia.
Se fossero state parole senza storia trascinate come carta straccia da mulinelli di casualità.
Se solo una volta fosse stato un peso starti accanto.
Se mai m'avesse sfiorato il pensiero che le tue mani erano merce usata.

I tuoi occhi erano dolci e disperatamente tristi.
Le tue mani pallide e gentili.
Il tuo viso mi si imprimeva nel cuore come stampo indelebile .
La tua voce era melodia sontuosa.

Non seppi dirti cos'era.
Non seppi dirti cosa volevo.
Non seppi amarti.

Lasciai che il tempo sbrigasse le sue necessità.
Ti lasciai andar via come rugiada al primo sole senza provare.
A dirti di resistere, a dirti di guardarmi: nessun inganno, nessuna paura.
Non un abbraccio, non una parola d'addio, non un bacio gentile.
Col profumo delle tue mani sulle mie, sole, immobili, perse.

Quante volte ho visto il mare che amavamo insieme, raccolto conchiglie di speranza, nuotato acque di malinconia nell'attesa di una telefonata?

Quante cose non sapevo.

Nessun commento:

Posta un commento

Nota. Solo i membri di questo blog possono postare un commento.