Secondi come millenni
una spada di sole sulla fronte
le ombre lunghe nascoste
sui passi affrettati
Non perdere tempo
era avere tempo
I sogni scivolati via
come zucchero sulle chiacchere di carnevale
quello che rimaneva era sempre insipido
quando mi lasciavi le mani
il clangore sulle inferriate
una porta aperta
la vita richiusa
dentro
C'era il vento caldo di agosto sul cielo azzurro di settembre
c'era una musica
come solo il mare
come solo la spuma
come solo un bacio
Restavamo in silenzio a guardarci
a giurarci l'eterno
legati da un abbraccio senza sonno
ma che doveva
l'ora stabilita
l'ora tiranno
E l'ultimo era sempre più doloroso
come una crosta sollevata
goccioline d'amore ribelle
a tracciare una via
immaginare una vita
Io non sapevo come,
l'orchestra omaggiava la sera
con fiori di note inattese
tu mi cullavi
dentro
senza paura.
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