Il matto, gli occhi all'insù, urlando alla mezzaluna
d'argento
Io non t'amo ma tu mi piaci
soprattutto quando taci
ma se mi chiedi
non ti nego verità:
la mattina guardo il sole e non c'è rivalità.
Il matto con la mano sulla fronte
si copre gli occhi che dirige all'orizzonte:
tu mi piaci ma non t'amo e se ti guardo tu m'abbagli.
Ma ripeto, io non t'amo, tu ti sbagli.
Stella che porto nel cuore
io ti amo
ancora e con dolore
perchè son schiavo incatenato
io ti amo e son dannato...
...dev'esserci un'isola più a sud, un altro mare che nuota in altro blu...
domenica 28 febbraio 2010
giovedì 25 febbraio 2010
Amore
me ne vado
vattene
dove vai
vieni qua
ti mollo
mi mollo
ancora stai là?
sono stufa
idem
sempre le stesse cose
sempre le stesse accuse
domani volo via
no, fallo adesso
quando mi pare
tanto è lo stesso
a te che cambia?
Mi stai stretta
non sei perfetta
e sei furbetta
no, no aspetta
che non ho finito
non punto il dito
il solito prurito?
no, è tanto che volevo dire
invece di trattenere
era meglio se mi mettevo a sedere
era meglio se ti mettevo a tacere
La tua arroganza
pieno di non conoscenza
accusi ad oltranza
ma ascoltare mai.
E dai che lo sai.
Non fare il tonto
che ti riesce male
ma per te è normale.
E togliti quel sorriso dalla faccia
che non incanti nessuno.
Perchè non sei nessuno
piuttosto una canaglia
ma chi ti si piglia
ancora stai qua?
vattene
dove vai
vieni qua
ti mollo
mi mollo
ancora stai là?
sono stufa
idem
sempre le stesse cose
sempre le stesse accuse
domani volo via
no, fallo adesso
quando mi pare
tanto è lo stesso
a te che cambia?
Mi stai stretta
non sei perfetta
e sei furbetta
no, no aspetta
che non ho finito
non punto il dito
il solito prurito?
no, è tanto che volevo dire
invece di trattenere
era meglio se mi mettevo a sedere
era meglio se ti mettevo a tacere
La tua arroganza
pieno di non conoscenza
accusi ad oltranza
ma ascoltare mai.
E dai che lo sai.
Non fare il tonto
che ti riesce male
ma per te è normale.
E togliti quel sorriso dalla faccia
che non incanti nessuno.
Perchè non sei nessuno
piuttosto una canaglia
ma chi ti si piglia
ancora stai qua?
mercoledì 24 febbraio 2010
Una parola (sobrio)
Pietra
guarda con occhi lucidi
come pozze d'argento
come pozze d'argento
Non si aspetta tanto amore
e allora lo stringe a sè per sentirlo vero
perchè non fugga lontano
in quel nulla da cui proviene
Il cuore suo le batte sui seni
e vorrebbe baciarlo
invece di guardare soltanto
Così scivola in quel momento infinito
come se fosse facile ritornare
preferendo annegare.
perchè non fugga lontano
in quel nulla da cui proviene
Il cuore suo le batte sui seni
e vorrebbe baciarlo
invece di guardare soltanto
Così scivola in quel momento infinito
come se fosse facile ritornare
preferendo annegare.
sabato 20 febbraio 2010
Per te (ho bevuto una ceres red erik ed ho scritto)
Per te
a te che mi leggi
a te che mi rileggi
cercandoti
cercandomi
sovente avendomi
a te che mi illudi
perchè non ci sei mai
a te che mi svegli perchè non ci sarai mai
a te che mi chiami
a te che mi scrivi
a te che mi brami
ma non me lo dici mai
a te che mi canti
a te che mi indossi
a te che mi parli
a te che voli
a te che fai volare
a te che mi spezzi il respiro
amandoti
amandomi
a te che mi leggi
a te che mi rileggi
cercandoti
cercandomi
sovente avendomi
a te che mi illudi
perchè non ci sei mai
a te che mi svegli perchè non ci sarai mai
a te che mi chiami
a te che mi scrivi
a te che mi brami
ma non me lo dici mai
a te che mi canti
a te che mi indossi
a te che mi parli
a te che voli
a te che fai volare
a te che mi spezzi il respiro
amandoti
amandomi
martedì 9 febbraio 2010
domenica 7 febbraio 2010
noris to proi
Thimamai noris to proi otan o kosmos ksypnaei, egw etrexa, h thalassa einai orea, o ouranos exei hiliades xromata, to karavi mpenei arga sto limani...afth einai zoh
sabato 6 febbraio 2010
Papà, papà...
Mi avevano con largo anticipo avvisato:quando termineranno le lacrime, allora, allora si, che sarà dolore puro.
E così è.
Il cuore s'è fatto arido.
Gli occhi secchi.
Ieri ho tentato di piangere.
Dalla rabbia che non sono riuscito a sfogare.
Arrivati ad un certo punto bisognerebbe sapere dire basta, non foss'altro per quel minimo necessario consentito a guardarti in faccia allo specchio la mattina che ti stropicci il viso con l'acqua fredda.
Bisognerebbe dire basta a questo lavoro di merda che ti tartassa l'anima, per esempio, nel mio caso.
Basta, basta, vi lascio e vi dimentico.
Vi seppellisco sotto un manto di vita secca strapassata: finalmente mi libero.
Non vi reggo più, dolorosamente stanco della vostra inettitudine, persone incapaci di godere della fortuna che il dio destino cieco vi ha riservato.
Vi detesto incappucciati come siete nella maschera più comune nell'uso di tutti i giorni: falsi!
E poi?
E poi sti gran cazzi della casa, di tua moglie che vuole passare alla villa, del mercedes che usa solo lei.
E poi sti gran cazzi delle conseguenze e del tenore di vita e delle difficoltà del mondo del lavoro.
Sarei io. Sarei fiero.
Tanto prima o poi si riparte.
...e poi?
Poi pensi a tuo figlio.
E gioco forza sei costretto a mantenerti calmo, mastichi gomme amare e pasteggi a bile rancida.
Auspichi che quel giorno venga presto.
Agogni l'ora desiderata.
E cerchi, cerchi cerchi cerchi.
Di non perderti.
E mentre piango asciutto mi godo questo sorriso enorme che mi sovrasta.
Papà, Papà, mi racconti una favola di Scooby con mille mostri e cento fastasmi?
E così è.
Il cuore s'è fatto arido.
Gli occhi secchi.
Ieri ho tentato di piangere.
Dalla rabbia che non sono riuscito a sfogare.
Arrivati ad un certo punto bisognerebbe sapere dire basta, non foss'altro per quel minimo necessario consentito a guardarti in faccia allo specchio la mattina che ti stropicci il viso con l'acqua fredda.
Bisognerebbe dire basta a questo lavoro di merda che ti tartassa l'anima, per esempio, nel mio caso.
Basta, basta, vi lascio e vi dimentico.
Vi seppellisco sotto un manto di vita secca strapassata: finalmente mi libero.
Non vi reggo più, dolorosamente stanco della vostra inettitudine, persone incapaci di godere della fortuna che il dio destino cieco vi ha riservato.
Vi detesto incappucciati come siete nella maschera più comune nell'uso di tutti i giorni: falsi!
E poi?
E poi sti gran cazzi della casa, di tua moglie che vuole passare alla villa, del mercedes che usa solo lei.
E poi sti gran cazzi delle conseguenze e del tenore di vita e delle difficoltà del mondo del lavoro.
Sarei io. Sarei fiero.
Tanto prima o poi si riparte.
...e poi?
Poi pensi a tuo figlio.
E gioco forza sei costretto a mantenerti calmo, mastichi gomme amare e pasteggi a bile rancida.
Auspichi che quel giorno venga presto.
Agogni l'ora desiderata.
E cerchi, cerchi cerchi cerchi.
Di non perderti.
E mentre piango asciutto mi godo questo sorriso enorme che mi sovrasta.
Papà, Papà, mi racconti una favola di Scooby con mille mostri e cento fastasmi?
giovedì 4 febbraio 2010
Fare l'amore con te
A te che sai leggere ancora
a te che vuoi leggere sempre
a te che non mi cerchi mai perchè sono sempre lì con te
per te che mi vuoi e mi reclami
per te che lasci la porta socchiusa
Vorrei dirtelo ancora una volta che ti amo, amore mio
e vorrei dirtelo piano
perchè ti entri dentro
mentre io mi allontano.
Perchè ho paura di non respirare
guardandoti gli occhi
quest'unica volta che mi concedi,
la sola volta che mi concedo.
Vorrei dirtelo che ti amo
ancora una volta
per poi fuggire correndo
cercando i metri improbabili
che tu recuperi sempre
con un battito di ciglia.
Esci per favore da questa testa che batte,
lascia se puoi questo cuore che impazza.
Libera il mio corpo che ancora pulsa dentro di te,
abbandona le mani che stringi
come se non ci fosse un domani.
Perchè ti amo
a te che vuoi leggere sempre
a te che non mi cerchi mai perchè sono sempre lì con te
per te che mi vuoi e mi reclami
per te che lasci la porta socchiusa
Vorrei dirtelo ancora una volta che ti amo, amore mio
e vorrei dirtelo piano
perchè ti entri dentro
mentre io mi allontano.
Perchè ho paura di non respirare
guardandoti gli occhi
quest'unica volta che mi concedi,
la sola volta che mi concedo.
Vorrei dirtelo che ti amo
ancora una volta
per poi fuggire correndo
cercando i metri improbabili
che tu recuperi sempre
con un battito di ciglia.
Esci per favore da questa testa che batte,
lascia se puoi questo cuore che impazza.
Libera il mio corpo che ancora pulsa dentro di te,
abbandona le mani che stringi
come se non ci fosse un domani.
Perchè ti amo
martedì 2 febbraio 2010
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