giovedì 26 marzo 2009

Dormi ancora

Sono passato a trovarti.
Era l'alba.
Dormivi ancora.

Eri tutto quello che avevo, sei tutto quello che non ho.

Ancora buio.
Un accenno di rosa, laggiù, oltre la chiesa.
Il mercato si anima sonnacchioso.
Due, tre, furgoni che scaricano pesce.
La strada è umida.
Un cane, una padrona che fuma.

Corro da quattordici minuti e quarantotto secondi quando m'accorgo del mare.

Il frastuono nasce alla mia sinistra e diventa musica suadente.
Un invito.
Scavalco appongiandomi con la mano e sono sulla sabbia molle.
Il respiro si fa subito corto.
La fatica sui polpacci.
Rallento.
La risacca spumosa, il sale nelle narici.

Dove sei?

Ti cerco, ma so che dormi ancora.

La massa indistinta e melodiosa ora è grigio in movimento.
L'orizzonte si colora lento.

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